Consigli per l'impaginazione e la formattazione Tesi di Laurea/Prova finale

Premessa: per la stampa del frontespizio in oro/argento, laddove la rilegatura lo richieda, abbiamo bisogno di un file contenente unicamente il frontespizio, il quale non deve riportare sfumature o immagini, impossibili da stampare in oro/argento in modo accettabile.

Note generali relative alla formattazione: 
Sul frontespizio verrà riportato fedelmente il titolo depositato in precedenza, approvato dal Preside.
Si consiglia vivamente di verificare il titolo in ogni suo particolare (punteggiatura, minuscolo/maiuscolo, termini in lingua straniera etc. 
Il frontespizio, l'eventuale dedica, l'indice, l'introduzione, i capitoli e i ringraziamenti devono sempre risultare sulle pagine dispari (pagine a destra).
Pertanto occorre inserire alla fine di ogni elemento sopra indicato una pagina bianca.
Formato 
Le indicazioni relative al percorso metodologico e alla struttura della tesi (capitoli, posizione delle tabelle, sigle, fonti bibliografiche, sommario, indici)
spettano al relatore, al quale il laureando si premurerà di chiedere informazioni dettagliate. Tuttavia si consigliano le seguenti specifiche: 

Margini sinistro/destro 3 cm, superiore/inferiore 2,5 cm, testo giustificato;
Dimensioni e carattere: corpo 12 punti per Arial/Tahoma/Verdana/; corpo 13/14 punti per Times New Roman, Garamond, Calibri;
Interlinea 1, 5 righe;
Le pagine vanno numerate a esclusione del frontespizio, della dedica e dell'indice.

Immagini: Per evitare problemi di cambio di formattazione in caso di inserimento di immagini, si consiglia di procedere come segue:

Salvare le immagini in formato standard (preferibilmente Jpeg o Tiff) dentro una cartella creata appositamente;
Scegliere l'opzione inserisci/immagine/da file e selezionare l'immagine desiderata dalla cartella salvata.
Cliccandoci due volte sopra, si apre la barra degli strumenti per modificare i parametri dell'immagine (layout, dimensioni, colori, 
inserimento didascalie, bordi etc.)

Colori: Non inserire nei titoli e numeri di pagina effetti grafici come ombreggiatura, rilievo, contorno, colori...

Convertire, in scala di grigio e NON in RGB, le immagini bianco e nero
Scrivere solo con il colore nero al 100% ovvero in nero automatico e non il nero di registro
Evitare di alternare Mac e PC oppure Word/Open Office.

Struttura consigliata per la Tesi/Prova finale:

FRONTESPIZIO
DEDICA (eventuale)
INDICE
INTRODUZIONE
CORPO DEL TESTO
CONCLUSIONI
APPENDICI o ALLEGATI (opzionali)
BIBLIOGRAFIA
RINGRAZIAMENTI (eventuali)

Trasformazione dell'elaborato di tesi/prova finale in formato pdf

Il formato PDF (Portable Document Format) assicura che la tesi stampata o visualizzata mantenga la formattazione desiderata. 
Quindi il formato PDF risulta indispensabile per la stampa corretta della tesi/prova finale.

Importante 

Se non si dispone dell'opzione PDF già presente nelle versioni Microsoft Word 2007 e successive, scaricare e installare Acrobat da Adobe Systems, oppure PDFCreator o ancora PDF995.
Si ricorda che per generare un buon pdf è necessario tenere conto dei seguenti parametri: 
Utilizzare font integri per la creazione dei documenti assicurandosi che siano tutti attivi e non corrotti;
Evitare i colori definiti in RGB, nella misura in cui essi sono concepiti per la visualizzazione a video e offrono quasi sempre 
risultati cromatici non conformi agli originali se convertiti in quadricromia;
Non inserire nei documenti oggetti salvati in formati non standardizzati (preferire Jpeg, TIFF);
le immagini non devono contenere livelli;
Tutti i documenti o le immagini forniti devono avere una risoluzione di 300 dpi, adatta ad una stampa di alta qualità.
Tale regola vale sia per le immagini in quadricromia che per quelle in scala di grigio.
Infine, per trasformare l'elaborato in PDF è necessario utilizzare la conversione in modalità Alta qualità di stampa.

Informazioni tecniche

Come redigere una bibliografia / Software di gestione bibliografica /Esempi / Funzioni avanzate di Word
Come redigere una bibliografia
La bibliografia è l'elenco strutturato dei documenti consultati durante la ricerca (articoli, libri, siti web, saggi...). 
Consente al lettore di verificare la pertinenza e la qualità delle fonti consultate o di approfondire l'argomento in questione. 
La bibliografia è compilata secondo regole precise che possono variare in base al tipo di documento (opere letterarie, articoli, ecc.) 
e al supporto (cartaceo o Internet). Costituita da elementi presentati secondo un ordine preciso (autore, titolo, edizione, ecc.), 
la bibliografia è collocata alla fine del lavoro o in allegato.

Software di gestione bibliografica 
I software di gestione bibliografica hanno come funzioni principali la raccolta, l'organizzazione e la catalogazione di varie tipologie di documenti.
Inoltre possono aiutare a prendere appunti e formattare automaticamente le citazioni secondo diversi stili bibliografici.
I principali software di gestione bibliografica sono: Endnote, Reference Manager, RefWorks. 
Esistono software gratuiti o open source come Zotero (plug-in di Firefox), Biblioscape, Bibus, CiteUlike... 
E' possibile anche creare la bibliografia in base ai vari metodi di citazione disponibili in Microsoft Word (Riferimenti/Gestisci citazioni). 

Come citare le fonti bibliografiche: Esistono due metodi: il primo prevede l'inserimento della citazione in note a piè di pagina (metodo classico) ed è utilizzato soprattutto in Arti, Filosofia, Lettere e Storia; Il secondo prevede l'inserimento della citazione nel corpo del testo (metodo autore-data). Questo metodo è più diffuso e si utilizza in Scienze naturali, Scienze sociali, Educazione, Linguistica e Gestione.

Esempi per citazioni di libri o articoli nelle note: 
1) Libri Lavarini, R., Viaggiatori: lo spirito e il cammino, Milano, 2005. 
Lavarini, R., Viaggiatori: lo spirito e il cammino, Milano, Hoepli, 2005. 
Lavarini, R., Viaggiatori: lo spirito e il cammino, Milano, 2005, 75 s. 
Lavarini, R., Viaggiatori: lo spirito e il cammino, Milano, 2005, pp. 75 ss. Fiorentino, G., 
Dalla fotografia al cinema, in G.P. Brunetta (a cura di), Storia del cinema mondiale v. 5, cit, pp. 43 - 80. 
De Carlo M., Sainaghi R., Destination Management. 
Letture e casi, Milano, 2007. 

Se si riferisce ad un capitolo di un libro che affronta un determinato argomento della tesi, si potrebbe usare la seguente dicitura: 
Su questo tema, vedi tutto il secondo capitolo di Proietti P., Paradossi del Novecento. 
Influenze e ricezioni letterarie, Palermo, 2004, pp. 33-50. 

Nelle note un testo va citato per intero solo la prima volta; di seguito andr%agrave citato nel modo seguente:
Lavarini, R., Viaggiatori: lo spirito e il cammino, cit., p. 75.
Nel caso in cui un medesimo testo sia stato citato nella nota precedente senza cambiare il riferimento alla pagina: ibidem. 
Se si cita lo stesso autore e lo stesso libro ma cambia la pagina: Ivi, p. 75 

2) Articoli Basso, P.L., Fenomenologia della traduzione intersemiotica, in "Versus, quaderni di studi semiotici", 85 (2000), pp. 199-216. 
Oppure: Basso, P. L., Fenomenologia della traduzione intersemiotica in "Versus, quaderni di studi semiotici", gennaio-dicembre 2000.

Funzioni avanzate di Word (esempi basati su Word 2010) 
Come creare un indice automatico 
Il gruppo Stili/Cambia stili consente di iniziare la creazione di stili personalizzati e quindi di creare un sommario automatico.

E' possibile modificare lo stile per ogni livello del sommario per soddisfare le varie esigenze:

Scorrere il testo, selezionare ed evidenziare ogni singolo capitolo o paragrafo e cliccare sul livello adeguato (lato destro / Barra degli strumenti)
Titolo 1 per i Capitoli principali (es. Capitolo 1...) Titolo 2 per i paragrafi (es. 1.1. ...) Titolo 3 per i sotto paragrafi (es. 1.1.1 ecc.) Titolo 4 ... ecc.
Fare click sul gruppo Riferimenti, poi Sommario (a sinistra, barra degli strumenti), "inserisci sommario", scegliere sia il tipo di sommario e livelli 
da assegnare cliccando sulla voce "Mostra livello fino a" e cliccare su OK per inserire il sommario.
Se si desidera cambiare il formato degli stili dei titoli preimpostati di Word, utilizzare uno stile personalizzato. 
E' possibile creare un nuovo stile da zero o modificarne uno esistente.
Per modificare i rientri, la spaziatura del paragrafo e altri attributi, nel menu a comparsa Formato fare clic sul tipo di modifica desiderato,
utilizzare i menu a comparsa per selezionare le opzioni, quindi scegliere OK.
Ripetere i passaggi 1 e 2 per ogni livello del sommario, quindi fare clic su Applica
Quando nella casella Anteprima vengono visualizzati correttamente gli stili desiderati, fare clic su OK.

3) Se si aggiunge qualcosa o si modificano i titoli dei capitoli o paragrafi, l'indice va aggiornato. 
Basta posizionarsi col cursore sullo spazio grigio e cliccare il pulsante destro del mouse, poi scegliere l'opzione aggiorna intero sommario.

Iniziare la numerazione dall'introduzione. Posizionarsi col cursore alla fine della pagina che precede l'introduzione (sommario o ultima pagina senza numero); pagina successiva > "Interruzioni di sezione" > "Interruzioni" > Gruppo "layout". Aprire il piè di pagina facendo doppio click sulla parte inferiore della pagina che ospita l'indice e verrà aperta l'opzione "Progettazione" in "Strumenti intestazione e piè di pagina": disattivare "Collega a precedente". Cliccare nuovamente su "Numero di pagina", scegliere la posizione (in alto, in basso, nel margine...).

Come inserire le note a piè di pagina in Word: Le note a piè di pagina sono elementi essenziali di ogni lavoro di ricerca in ambito accademico poichè permettono di documentare, rafforzare le proprie tesi e fornire al lettore informazioni esaustive su un determinato argomento:
"Note a piè di pagina" > Gruppo "Riferimenti" Posizionarsi nel punto d'inserimento della nota > pulsante "Inserisci nota a piè di pagina".
A questo punto il cursore si posiziona a fondo pagina e indica il numero progressivo della nota.
Per impostare il formato della numerazione o il numero iniziale, selezionare l'opzione "Note a piè di pagina".

 

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